CONTINUA ASCESA DEI PREZZI DELLA SPESA QUOTIDIANA +2.500 EURO ANNUI
Continua in maniera inesorabile, pur con minore aggressività, l’ascesa dei prezzi agroalimentari. Ciò viene confermata dalle ultime rilevazioni del nostro Osservatorio Nazionale. Ancora una volta dobbiamo ribadire che quello che si va configurando è il rallentamento della curva ascensionale dell’inflazione ma non la diminuzione dei prezzi, che anzi continuano ad aumentare e comunque stabilizzati a cifre elevate. Inoltre, i prezzi dei prodotti della spesa quotidiana, non sono aumentati nell’ultimo biennio come la media dell’inflazione codificata dall’Istat (circa il 15%) bensì con percentuali dell’80-90%. Dalle carote ai limoni, dalle patate alla frutta, dalla verdura ai petti di pollo e ai salumi. Ciò incide nella spesa quotidiana delle famiglie di oltre 2500 Euro in più all’anno, con grave ripercussione sia sui consumi che si contraggono e sia della stessa economia dove si registra una riduzione della produzione industriale del -3,4%. Confermando così, che lo stesso infimo dato del Prodotto Interno Lordo +0,7-0,8% è sostenuto dall’aumento dei prezzi più che dai consumi in volume del Mercato. Stipendi al palo, pensioni con perequazione tagliata, inadeguati strumenti di aiuto al welfare ne sono le cause. Insomma famiglie e Paese stanno decisamente peggio e necessita quindi una netta inversione di tendenza nella Politica Economica che persegua incrementi di stipendi e pensioni, investimenti qualificati anche accelerando quelli PNRR, nonché sostegno al reddito delle famiglie indigenti – sostiene Rosario Trefiletti del C.C.I.