MANOVRA FINANZIARIA INSODDISFAZIONE PER LE DECISIONI PRESE
Innanzitutto una manovra a debito di circa 14 ml che avrà ripercussione negative, come se ce ne fosse bisogno, di aumentarne la quantità che ricadrà sulle future generazioni. Inoltre, ciò farà aumentare gli interessi che lo Stato annualmente paga e che stanno già superando i 100 miliardi all’anno sottraendoli a scopi ben più funzionali per i cittadini e per le imprese.
Grave la scelta sulla sanità, innanzitutto gli investimenti sono decisamente inferiori al tasso di inflazione del biennio 2022-2023 e quindi ciò significa un taglio ma, l’indecenza vera è quella di portare risorse verso il privato con la giustificazione del taglio dei tempi delle liste di attesa.
Mentre consideriamo positivamente il taglio del cuneo fiscale, anche se ciò dovrebbe essere realizzato con una manovra di carattere strutturale, non vorremo poi che tali risorse vengano ricavate dal taglio della perequazione delle pensioni come peraltro già avvenuto nel 2023.
Le risorse – dichiara Rosario Trefiletti Presidente C.C.I. devono essere ricavate, come affermiamo da tempo, sia dall’imponente e indecente evasione fiscale che si attesta a 120 mld e dal contrasto all’economia sommersa pari oggi a 192mld.