NON SOLO MENO DEPOSITI BANCARI MA MAGGIORE INDEBITAMENTO DELLE FAMIGLIE
Alla denuncia del Sindacato Bancari relativa alla forte diminuzione dei depositi bancari pari a 50 MLD nei primi tre mesi del 2023 si deve purtroppo aggiungere l’ulteriore incremento dei prestiti alle famiglie per il Credito al Consumo che da dati Assofin è del 3,3%. Questo ultimo aumento si innesta su un andamento molto negativo dal 2017 ad oggi che passa da 74,5 MLD del 2017 a 101 MLD del 2022 registrando 27 MLD in più di indebitamento. Nello specifico, drammatica la situazione di chi si indebita pagando con la cessione del quinto sul proprio reddito da stipendio o pensione. Quest’ultima opzione registra nello stesso periodo un aumento di ben 9 MLD ( +56% ) passando da 15 a 24 MLD. Tutto ciò dimostra se ce ne fosse bisogno la difficoltà delle famiglie nell’attuale fase che attraversa il Paese, tra alta inflazione bassi salari e riduzione dell’adeguamento delle pensioni. Ciò si tradurrà inevitabilmente, non solo a una peggiore qualità della vita delle famiglie ma, come si sta registrando, forte calo dei consumi (anche in qualità) che già sta incidendo sulle strutture produttive e di intermediazione del Mercato, come si evince anche dagli ultimi dati sulla Produzione industriale. Ecco perché, si rende assolutamente necessaria una accelerazione degli investimenti del PNRR, un forte intervento sul Cuneo Fiscale, una decisa verifica e controllo sulle speculazioni delle Filiere Energetiche e dell’Agro Alimentare nonché una ferma lotta all’evasione fiscale – sostiene Rosario Trefiletti Presidente CCI.