Finalmente dopo ottanta anni una nuova normativa per la concessione delle spiagge. Sarà veramente giusta ed equa?
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Dopo molti anni di dibattiti e di richiami dell’Europa è in dirittura di arrivo una nuova regolamentazione della concessione delle spiagge.
La questione era nota, ed era sotto gli occhi di tutti: il costo irrisorio che veniva pagato al demanio marittimo per la concessione di spiagge molto redditizie.
Inoltre, tali concessioni venivano automaticamente rinnovate, rendendo di fatto, il concessionario il proprietario della spiaggia.
In questo ultimo anno poi, si era aggiunta una altra disparità evidente, quella riguardante i piccoli concessionari di aree del demanio marittimo , (pescatori, piccoli chioschi etc.)ai quali erano stati “adeguati” e aumentati i canoni, portandoli a ben duemila cinquecento € l’anno, oltre la tassa regionale. Arrivando così al caso assurdo che un piccolo pescatore , veniva a pagare per la concessione di pochi metri , “soltanto ” trecento € in meno di un redditizio stabilimento balneare .
La concessione delle spiagge era regolata dal Codice della navigazione del 1942,successivamente, il regolamento di attuazione demaniale del 52 istituisce giustamente, la possibilità di reclami e domande concorrenti per un bene già assegnato, tuttavia nel 1992 avviene la grande controriforma ,introducendo il diritto di” insistenza”,modificando il Codice della navigazione, preferendo i soggetti già titolari ai nuovi pretendenti e rinnovando automaticamente la concessione per sei anni.
Col tempo ,tutto ciò ha creato ovviamente disparità ed ingiustizie che erano sotto gli occhi di tutti.
Ora, con emendamento al DDL “Concorrenza” dal 1 Gennaio 2024, le spiagge italiane torneranno libere e chiunque potrà partecipare alla assegnazione, società, cooperative , piccole aziende familiari, potranno concorrere per la assegnazione ,togliendo il monopolio ed il diritto di signoria di pochi su un bene pubblico.
Altro importante principio che viene sancito : entro sei mesi, saranno ricalcolati i canoni: tenendo conto del pregio della spiagge e della loro redditività.
Inoltre, ultimo ma non ultimo, viene riconfermato il diritto di accesso libero per le spiagge da parte dei cittadini.
Occorre vigilare, per impedire che un giusto passaggio di modernizzazione ed equità, si trasformi in un ulteriore regalo ai potenti.
Ancora una volta i consumatori e le loro associazioni dovranno essere protagonisti , di tale importante passaggio – dichiara Avv. Giannantonio Chiavelli Presidente di Centro Consumatori Italia Liguria.